Tra pochi giorni avremo un nuovo Capo di Stato. Si terrà tra pochi minuti, il primo voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il successore al Quirinale.
Il mandato del nostro attuale presidente, Sergio Mattarella, eletto il 31 gennaio 2015, scadrà il 3 febbraio 2022.
Il nuovo presidente della repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune e dura in carica 7 anni.
L’elezione del nuovo presidente avverrà trenta giorni prima la scadenza del mandato e la convocazione viene fatta dal presidente della Camera dei deputati.
Le votazioni si svolgeranno nell’aula di Palazzo Montecitorio e sono presiedute dal presidente della Camera Roberto Fico e dal presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
È prevista una votazione al giorno anziché due. La seduta per eleggere il presidente della Repubblica è unica, quindi l’assemblea non si scioglie fin quando l’elezione non è andata in porto.
Nel rispetto delle procedure anticovid, proprio come avviene nelle scuole, l’accesso all’aula è consentito solo se si è in possesso della certificazione Green pass. Si voterà a fasce orarie, in ordine alfabetico, a partire dai Senatori a vita, Senatori, deputati e delegati regionali.
Chi può essere eletto Capo dello Stato?
In base all’articolo 84 della Carta Costituzionale, può essere eletto capo di Stato ogni cittadino italiano che abbia compiuto i 50 anni e goda dei diritti civili e politici.
Prima di assumere il compito di Presidente, il neo eletto, presenta un giuramento davanti al Parlamento: “giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”.
E i nomi validi per le nuove elezioni? Potrebbe esserci un bis? Mario Draghi nuovo capo di Stato?
Ancora non si sa.
La situazione è ancora indecisa perché non ci sono candidature ufficiali, l’unica eccezione è Silvio Berlusconi, ex presidente della camera e imprenditore italiano di successo, che però sembra essere stata ritirata.
Le altre due ipotesi sono un bis di Mattarella e Draghi.
Mattarella aveva escluso una seconda candidatura. Altri nomi vengono menzionati, come Pier Ferdinando Casini, Letizia Moratti, Marcello Pera, Marta Cartabia.
Mario Draghi, attuale presidente del consiglio dei ministri, sembra l’opzione più plausibile perché la sua candidatura sarebbe valida ma comporta delle difficoltà legate alla sopravvivenza del governo.
Alessia Cristofori