talenti speciali nel calcio
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Calciatori che non hanno mai espresso il loro potenziale….

I talenti sprecati nel calcio, ossia tutti i calciatori che durante la loro carriera non sono mai riusciti ad esprimere il loro potenziale, deludendo le loro stesse aspettative. Questo accade per vari motivi: carattere difficile del calciatore, tanti infortuni o fatti extracalcistici.
Vediamo due esempi eclatanti.

Alexandre Pato
Mario Balotelli

Introduciamo questi mancati fuoriclasse, partendo dall’italiano Mario Balotelli, nato il 12 agosto 1990 a Palermo, attuale attaccante della squadra turca, Adana Demirspor con il ruolo di attaccante.

È soprannominato “Super Mario” per le sue doti tecniche quali la classe, il dribbling, la resistenza, la grande potenza di tiro con entrambi i piedi, abile nel colpo di testa, ottimo esecutore di calci di punizione e eccellente rigorista (88% di realizzazione dagli 11 metri).Ora dedichiamoci alla sua carriera e alla sua personalità.

Inizia la carriera nelle giovanili del Lumezzane, passando successivamente all’Inter, e verrà aggregato alla prima squadra da Roberto mancini, debutta in Serie A a soli 17 anni. A 18 segnerà il suo primo goal in Champions League sotto la guida del CT portoghese Josè Mourinho.

Nella stagione successiva, in un match contro il Barça, subentra nei minuti finali della partita ma viene ripetutamente sgridato dal mister per la troppa foga agonistica, a fine partita getta a terra con rabbia la maglia neroazzurra, qui si nota come ha assunto un atteggiamento provocatorio e irrispettoso nei confronti della squadra e dei tifosi dell’Inter.

A seguito di questo avvenimento verrà escluso nelle seguenti partite di campionato.
Chiusa l’esperienza in nerazzurro, passa al Manchester City. Qua rincontra Roberto Mancini, l’esperienza in Europa League col City parte male vista l’eliminazione della squadra dalla coppa e la sua espulsione, per la quale riceverà 3 giornate di squalifica.

Nel 2011 vince la FA CUP da migliore in campo, ma l’anno seguente fece infuriare Roberto Mancini tentando, solo davanti al portiere un colpo di tacco e veronica, fallendo incredibilmente, questo episodio porterà alla sostituzione immediata di Balotelli. In una partita contro i rivali del Manchester United segnò ed esultò con una maglia con su scritto “why always me?”

Sollevando diverse polemiche. Dopo l’esperienza al City passa al Milan, giocò particolarmente bene nonostante diverse espulsioni. Fece anche diverse liti in Tv con Boban e Capello.
Anche qui si può notare come nonostante l’enorme talento emerge sempre il suo carattere difficile che ne complicò la carriera.
Dopodiché tornerà in Inghilterra, sta volta con la maglia del Liverpool, da qui in poi ci sarà un devastante declino nella sua carriera, cambiando diverse squadre per via del suo rendimento discontinuo e del suo carattere difficile.

Illustriamo ora il talento sprecato brasiliano, il “Papero” Alexandre Pato, nato il 2 settembre 1989 a Paranà, attualmente milita in MLS con la maglia dell’Orlando City, con il ruolo di attaccante.

Nell’anno 2010 era già considerato uno dei migliori giovani del panorama calcistico internazionale.
Tuttavia un elevato numero di infortuni ne ha compromesso la carriera.
Paragonato a Ronaldo Nazario e Careca, era dotato di incredibile velocità, tiro potente e ben calibrato con entrambi i piedi, tecnicamente molto forte e abile nel controllo palla che gli permise di ricoprire tutti i ruoli in attacco.

Inizia la sua carriera a 16 anni con la maglia dell’Internacional, li dimostra già la stoffa del “predestinato” con diversi goal e assist.
Nel 2007 viene acquistato dal Milan per 22 milioni di euro, cifra più alta mai pagata per un minorenne, ma per via delle norme FIFA il Milan dovette tesserarlo ufficialmente a gennaio 2008, per cui fino ad allora Pato giocò solo amichevoli, il brasiliano fa il suo esordio in Serie A a 18 anni contro il Napoli segnando subito il suo primo goal, siglando il 5 a 2 per i rossoneri.

A febbraio esordì in Champion League, la stagione successiva con l’arrivo in rossonero del connazionale Ronaldinho si spostò al centro dell’attacco diventando capocannoniere del Milan con 18 reti stagionali. L’anno dopo fece una doppietta contro il Real Madrid portando il Milan alla vittoria per 3 a 2 sui Blancos, segnando in totale 14 reti stagionali nonostante i tanti infortuni.

L’anno dopo segna una doppietta decisiva per lo scudetto vinto a fine stagione contro i rivali dell’Inter, segnando il primo goal dopo soli 40 secondi di partita!

Finisce la stagione da 2° miglior marcatore del Milan alle spalle del compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic.

Video dei goal contro l’Inter

Nella stagione 2011-12 e 2012-13 ebbe una serie lunghissima di infortuni che lo porterà ad una tragica parabola discendente della sua carriera.

Questi sono solo due degli esempi più eclatanti, ma ci sono e ce ne saranno degli altri nella storia del calcio.

Alex Di Lieto 3A

 

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