La classe 4F indirizzo sala e vendite è andata a Sala Baganza, in provincia di Parma, per visitare il Museo del Vino, dove è stata raccontata la storia del “prezioso nettare degli dei” mostrando sale e attrezzi antichi.
Nella prima sala sono collocati oggetti e immagini provenienti dagli scavi del territorio, che testimoniano come sia nato il vino nel territorio parmense e come la popolazione celtica introdusse il modo “moderno” di bere il vino, abbandonando l’uso greco e latino di vini annacquati e speziati.
La seconda sala illustrava gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticoltura sviluppata in epoca romana, che ha lasciato importanti testimonianze culturali in questo territorio.
Sono stati presentati attrezzi e oggetti usati nel secolo scorso e un filmato sulla tecnica della vite “Maritata”, tipica della zona. Gli attrezzi e gli oggetti antichi presenti nella terza sala raccontavano la vendemmia e la preparazione del vino, invece le immagini e i documenti raccontavano la storia del vino. Infine, al piano inferiore c’era la ghiacciaia farnesiana, che, con immagini a 360°, descrivevano il ruolo della vite e del vino nel rito, nella storia e nell’arte.
Questa scritta, collocata prima di accedere alla ghiacciaia, richiama gli effetti del vino se usato in modo inappropriato.
Scoprire il mondo del vino è stata un’esperienza interessante, soprattutto vedere con i propri occhi come veniva conservato il vino e vari alimenti nella Ghiacciaia risalente al 500.
Adesso non vediamo l’ora di visitare le altre sedi del Museo del cibo:
- Museo del Parmigiano Reggiano
- Museo della Pasta
- Museo del pomodoro
- Museo del vino
- Museo del Prosciutto di Parma
- Museo del Culatello di Zibello
- Museo Salame di Felino
- Museo del fungo porcino di Borgotaro.
Tutti i musei possiedono delle aule didattiche per svolgere dei laboratori, molto utili per comprendere le conservazioni dei vini in base alle varie epoche.
Un ringraziamento particolare ai docenti prof.ssa Cardia e prof. Bono e il tecnico Corna che hanno reso possibile questa visita.
Virginio Marina, Milena Moroni, Giada Piacentini