studenti in uscita didattica alla campari
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La Campari Group è una delle più importanti società italiane e globali del settore del beverage. Dal 1860 è presente nel mercato liquoristico con svariati prodotti, per la maggior parte inventati dal fondatore dell’impresa Gaspare Campari e dal figlio Davide Campari. 

Il più celebre liquore dell’impresa è certamente il Campari Bitter, che fin dalla sua invenzione ammalia i clienti di tutti i bar con il suo color rosso intenso ed il suo sapore unico.

Un altro prodotto di punta del gruppo fu anche il Campari Cordial, un liquore a base di cognac e frutti rossi che era molto amato specialmente dalle signore. Il motivo era semplice: rappresentava un’immagine di raffinatezza ed eleganza che impreziosiva la figura femminile, ma purtroppo venne terminata la sua produzione nel 2001.

I liquori ideati con alcuni dei prodotti Campari sono tra i più famosi al mondo. Il campari bitter ad esempio con il suo sapore amarognolo si sposa perfettamente con il gusto del vermouth nel famosissimo Americano. Tutti conoscono l’Americano, era il 1986 quando fu riconosciuto universalmente dalla International Bartenders Association, il più autorevole organismo del mondo del bartending. Il drink è stato anche oggetto della lezione del Cooking Quiz nell’anno 2020/2021 tenuta da Stefano Venturelli.

Oltre a questi prodotti, l’assortimento comprende una vasta gamma di bevande che si è allargato soprattutto con l’acquisizione di altri marchi come “Sky Vodka”,” Grand Marnier” e molti altri.

Naturalmente però, prima di diventare una grande multinazionale, anche la Campari fu una piccola impresa che conobbe i suoi tempi d’oro tra l’inizio del 900’ e la fine degli anni ‘30.

La storia e la grande mente

Il suo successo sviluppatosi in quegli anni infatti fu dovuto sia all’unicità e qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto alla grande mente imprenditoriale di Davide Campari, colui che guidò l’azienda verso il suo splendore. L’intuizione geniale che ebbe fu quella di iniziare fin da subito con svariate strategie di marketing nonostante ai tempi non si era ancora molto soliti intraprendere certe operazioni.

Le sue  tecniche  di promozione furono principalmente il coinvolgimento dell’arte nelle sue operazioni di pubblicità e questo portò alla nascita di meravigliosi manifesti, cartelloni, insegne ecc. che come primo obiettivo avevano quello di attirare l’attenzione del passante.

Infatti, Campari riconobbe come priorità quella di indurre il consumatore ad  osservare le pubblicità e far in modo che la ricordasse perché insolita ed attraente. Dunque, la pubblicità non aveva l’intento diretto di pubblicizzare il prodotto, perchè questo fenomeno sarebbe evoluto in seguito, quando il passante notava la bottiglia nel manifesto e di conseguenza associava quei colori sgargianti al prodotto ed in futuro anche ad altri manifesti o quadri dalle stesse caratteristiche, facendo pubblicità in modo involontario. 

Questa non fu l’unica intuizione geniale dell’imprenditore, un’altra fu quella di inserirsi nel contesto cittadino in maniera delicata, finanziando delle opere pubbliche e  mettendo un semplice cartellone vicino ad esse.  Un’altra fu quella di costruire oggetti che utilizzano tutti, come le maniglie del tram e utilizzare quelli come veicoli del proprio brand. 

La persona costantemente a contatto con la pubblicità dell’impresa, ma non sarà mai turbata da questo: l’impresa si adeguerà alle singole vite dei clienti che involontariamente saranno stimolati all’acquisto delle bevande Campari.

Un’altra ingegnosa strategia di marketing adottata dal gruppo fu quella di utilizzare il potere della propria immagine e delle proprie quote di mercato, invitando i bar d’Italia e del mondo a dover esporre l’insegna Campari per poter servire i prodotti e dunque trasformare ogni luogo di mescita in una sua pubblicità.

La grandiosità dell’impresa dunque fu quella di essere pioniera di nuove tecniche imprenditoriali e di finanziare lo sviluppo sociale e culturale della propria città natale, Milano e non solo, diventando un punto di riferimento per tutti e per ogni occasione, sia quelle più colte, sia quelle di svago.

Ancora oggi, la Campari non arresta la sua creatività e rimane punto di riferimento per tutte le imprese che vogliono mettere in campo strategie di marketing efficaci. L’idea innovativa di smantellare la vecchia fabbrica, trasformandola in una Galleria, in un museo capace di conquistare l’ammirazione dei potenziali consumatori, è eccezionale perché offre la possibilità a chiunque voglia, compresi studenti, storici, artisti di visitare il luogo e scoprire la storia del brand. 

La classe 5A dell’IS Guido Galli ha colto questa opportunità, accompagnati dal prof. Bono e dalla prof.ssa De Marco, ha saputo osservare con occhi attenti l’esposizione degli oggetti, quadri, poesie, litografie, mobili, ascoltando con interesse e curiosità le rivelazioni di una guida preparata e coinvolgente.

Michele Rota 

Classe 5A

studenti in uscita didattica alla campari
Classe 5A 2021/2022 con i professori Baldassare Bono e Ester De Marco

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