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Bergamo 24/02/22    

L’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza dalla Russia nel 1991. Nonostante siano passati poco più di 31 anni, la Russia considera l’Ucraina ancora come parte della propria sfera d’influenza, una dominazione indiretta culturale, economica, militare e politica. 

Il terrore più grande per la Russia è quello che l’Ucraina possa divenire parte della NATO, il che avrebbe posto una potenza “controllata” dagli Stati Uniti proprio ai confini nazionali della Russia. 

Vladimir Putin

Il presidente russo, Vladimir Putin, non lo accetta e non lo accetterà mai, costi quel che costi, perfino una dichiarazione di guerra con invasione conclamata contro l’Ucraina.

Già da giorni la tensione si era fatta bollente, vari ultimatum nell’aria avevano già preannunciato l’invasione russa, ed è quello che è accaduto: il 24 febbraio 2022 l’Ucraina viene attaccata dalla Russia, inizia così l’invasione di un paese contro un altro paese, senza alcuna disponibilità ad avviare colloqui con la leadership Ucraina per discutere dello status neutrale del Paese Ucraino. Un’altra guerra di armamenti dopo la seconda guerra mondiale, vergognoso per una grande cittadinanza mondiale ormai civilizzata o quasi.


La storia si ripete

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, dopo i bombardamenti che hanno raso al suolo Hiroshima e Nagasaki, il mondo intero rimase col fiato sospeso quando si vide il grandioso “fungo” di fumo della bomba atomica innalzarsi verso il cielo giapponese, di fronte a tale visione disse “Basta”, “Mai più”. 

Dal 1945 al 2022 sono ormai passati 77 anni, e questo “Mai più” è stato dimenticato.

L’invasione russa all’Ucraina è iniziata il 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine di attacco, spiegando di aver autorizzato “un’operazione speciale” in Ucraina per smilitarizzare il Paese” e “proteggere il Donbass“.

L’attacco all’Ucraina è avvenuto dunque, da nord, da sud e da est, provocando già in una sola giornata, decine di morti. Una specie di “abbraccio mortale” da parte della Russia.

Alle ore 4:00 del mattino è iniziato l’attacco in quattro fronti, alle 4:45 Kiev ha dato notizia che la città è stata assediata e bombardata.

L’attacco all’Ucraina è avvenuto dunque, da nord, da sud e da est, provocando già in una sola giornata, decine di morti. Una specie di “abbraccio mortale” da parte della Russia.


Perchè la Russia attacca l’Ucraina?

Molti pensano che questa operazione nasconda un vero e proprio attacco contro gli USA.

Gli Stati Uniti non invieranno truppe per combattere la Russia direttamente in Ucraina, in quanto non membro della NATO, l’Ucraina non gode delle garanzie di difesa reciproca dell’alleanza. Ma è quasi sicuro che Washington dovrà mandare le truppe per rafforzare i suoi alleati europei, verso basi che hanno cominciato a lasciare 30 anni fa. 

La Lettonia, la Lituania, l’Estonia sembrano improvvisamente vulnerabili e, a differenza dell’Ucraina, sono membri della NATO che gli Stati Uniti devono difendere, come da trattato firmato ai suoi tempi.

Intanto la Russia avanza, ha già occupato sette città, è entrata a Kiev occupando l’aeroporto Internazionale, il piano d’attacco di Putin sembrano essere orientato verso luoghi strategici per impedire la possibilità di rinforzi da parte degli Stati Uniti o dai Paesi Europei. Ha anche lanciato una significativa minaccia diretto al mondo intero: Chiunque provi a interferire deve sapere che la nostra risposta sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia”.

Le truppe russe sono entrate dalla Bielorussia, dalla Crimea, hanno attaccato i porti di Mariupol e Odessa.

La Russia ha preso il controllo della Centrale di Chernobyl, nel Nord dell’Ucraina. La centrale fu disattivata nel 1986 a seguito del peggior incidente nucleare della storia. Si pensa che l’occupazione della Centrale possa essere una strategia per spaventare gli europei, una specie di minaccia, sollevando il timore degli abitanti di Kiev del pericolo di un’eventuale fuga di radiazioni.


E la Cina?

L’attacco del presidente russo Putin all’Ucraina non poteva che coinvolgere anche la Cina. Mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno condannato la mossa di Mosca, la Cina si trova in una situazione diplomatica delicata, da una parte perché è legata alla Russia da un’alleanza cino-russa per gli ultimi Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022, d’altra parte perché non intende compromettere il suo legame con l’Unione Europea, con la quale ha accordi su vari investimenti in territorio europeo in ansiosa attesa di realizzazione. 

Intanto in sordina e in gran segreto, la Cina sta studiando il modo di occupare Taiwan, non sembra vero, ma lo è, d’altra parte la Cina è sempre stata interessata a riconquistare l’isola, si sta preparando ad invaderla, non vuole rinunciare, lo aveva fatto intendere già nell’autunno del 2021. La tensione tra Cina e Taiwan risale, infatti, dal mese di ottobre 2021, quando Pechino aveva inviato aerei da guerra per sorvolare i cieli dell’isola. 

Taiwan non si piegherà alle pressioni di Pechino e difenderà il suo stile di vita democratico.

“Taiwan non si piegherà alle pressioni di Pechino e difenderà il suo stile di vita democratico”, aveva ribadito la presidente Tsai Ing-Wen. La Cina rivendica Taiwan come parte del suo territorio, ma l’isola è autogovernata da quando si è separata dai comunisti nel 1949 dopo una lunga guerra civile.   

 

“Gli Stati Uniti interverranno in difesa di Taiwan in caso di attacco da parte della Cina” ribadì il Presidente degli USA Joe Biden durante un dibattito a Baltimora tenutosi ad ottobre 2021, sottolineando il fatto che la Casa Bianca ha un impegno, quello di difendere tutti gli alleati della Nato, che siano in Canada o in Europa, vale per il Giappone, per la Corea del Sud, l’isola di Taiwan non è esclusa. 

I G7 a Bruxelles

Intanto a Bruxelles si sono riuniti, nella serata del 24 febbraio, i G7 per discutere la problematica. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, comunica che i 27 Membri dell’UE decideranno serie sanzioni contro la Russia, che saranno soprattutto di ordine economico.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso del suo intervento alla riunione del G7 ringrazia il Presidente Joe Biden per la condivisione delle informazioni sempre più aggiornate e concorda che la Commissione Europea sta già elaborando delle sanzioni significative senza precedenti per la Russia, Putin è ormai considerato un dittatore dagli europei, la sua azione ha causato l’isolamento della Russia dal resto del mondo. 

Mario Draghi

“Sulle sanzioni, siamo completamente allineati alla Francia, alla Germania, all’Unione Europea. Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’ Ucraina”, afferma Draghi, “i fatti dell’Ucraina riguarda anche noi italiani…” 

Come fermare questa Guerra?

Nessuno vuole rispondere con le armi altrimenti le conseguenze potrebbero essere devastanti. Il presidente degli USA Joe Biden pensa ad attacchi informatici, pensa a interrompere la connessione Internet in Russia per fermare il funzionamento delle linee ferroviarie russe e impedire alle forze armate russe di ricevere rifornimenti per continuare gli attacchi. Gli altri paesi europei pensano a varie soluzioni e nel frattempo giudicano l’operato di Putin considerandolo il nuovo Hitler.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato la popolazione a non lasciarsi prendersi dal panico, ma sono stati richiamati molti uomini al reclutamento per difendere il paese. Secondo il presidente ucraino è necessario formare una coalizione anti-Putin, ma l’Europa sa bene che intervenendo militarmente scaturirebbe l’uso, da parte della Russia, di armi nucleari da abbattere intere nazioni.

La posizione dell’Europa e dell’Italia

Gli Stati Uniti e la Nato hanno dichiarato che non interverranno militarmente: l’Alleanza Atlantica prevede di difendere da un attacco esterno gli stati membri e l’Ucraina non lo è. Gli Stati Uniti, Regno Unito e altri paesi inizialmente avevano inviato aiuti militari a Kiev in previsione dell’attacco russo ma sono stati ritirati alla vigilia del conflitto. E’ prevedibile che gli aiuti saranno incrementati successivamente, magari quando gli Stati Uniti non avrà altra scelta che attaccare.

L’Italia è membro della NATO e come ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, cercherà di fornire il “pieno supporto alle misure che verranno decise”. Questo può significare che l’Italia si potrebbe impegnare per fornire mezzi militari, mettere a disposizione alcuni territori da usare come basi militari e maggior coinvolgimento in alcune operazioni.

Le conseguenze saranno tante: crollo economico, innalzamento del prezzo del grano, del gas e del petrolio, l’Italia è infatti uno degli Stati che più dipendono dal gas russo e nel 2020 la quota di quello che ha importato da Mosca era maggiore al 43%. 

Si può far altro che sperare nel buon senso di Putin.

Maria Rita Cardia

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