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La classe 4 F indirizzo sala e vendite accompagnati dal prof. Bono e dalla prof.ssa Cardia, si sono recati presso la Corte Pallavicina al Museo del culatello.

Ingresso della Corte di Pallavicina di Parma
Ingresso della Corte

Chiara Cugini e i suoi compagni, curiosi nel vedere l’esterno della Corte, hanno chiesto informazioni alla guida apprendendo molte informazioni sulla struttura e sulla famiglia proprietaria della Corte, che tutto sembra tranne una corte, l’aspetto è più vicino ad una semplice cascina.

Alla metà del XIII secolo, Umberto Pallavicino, detto il Grande, ordina la costruzione di una fortificazione per il controllo militare del porto sul Po. Successivamente Rolando Pallavicino detto il Magnifico, invece di restaurarla, erige una nuova rocca, meglio munita e più vicina al fiume. 

La vecchia fortezza, dopo essere stata lasciata in abbandono per oltre due secoli viene riadattata a fine ‘400 e inizio del ‘500 al fine di diventare una piccola corte di residenza di Bianca, amante di Galeazzo Pallavicino.

In questo periodo questo luogo viene denominato Casino Bianco e viene ornato con decorazioni risalenti al ciclo dello Zodiaco e viene arredato con ampie sale , cucine etc. Nella prima metà dell’800 il Pò invase le meraviglie del Castello, provocando il cedimento della gran parte della struttura, sarà poi in un secondo momento che la famiglia Spigaroli prenderà in mano la situazione facendo riaffiorare l’antica passione agricola che invadeva gli spazi del palazzo, restaurandolo e restituendogli la sua antica dignità. 

Il culatello, salume tipico

La presenza del fiume e della nebbia hanno influenzato la nascita di un prodotto che prenderà la parte di protagonista in questa zona: il culatello. 

La guida precisa che il territorio, da sempre stato dedicato all’allevamento del maiale , ingrediente master per la creazione del culatello. Nasce così la figura dei Masalèn , norcini che tramandano nel tempo l’ arte della corretta macellazione del maiale. 

Ragazzo di 4F immerso dai culatelli a parma con la scuola alberghiera di bergamo istituto guido galli
Studente di 4F immerso dai culatelli

Il culatello è uno dei salumi più pregiati della gastronomia italiana per il suo sapore, per la sua complessità della sua preparazione, per la qualità e il valore della parte del maiale utilizzata. Per questo è chiamato il re dei salumi. 

Nasce fra le nebbie della Bassa Parmense e ha in Zibello il proprio feudo. Questa è la località migliore per produrlo grazie alle condizioni climatiche particolari che fanno maturare nel culatello doti di dolcezza e fragranza.

La “magia” avviene grazie alla vicinanza delle acque del Po’, dalle quali salgono fitte nebbie durante i mesi invernali: si viene così a creare un clima umido e freddo che impregna tutto e tutti compreso il culatello. Quest’ultimo si ricava dalla parte muscolosa della coscia posteriore di maiali nati, allevati e macellati solo in Emilia-romagna e Lombardia  e lavorato unicamente nella Bassa Parmense. Il culatello di Zibello è stato uno dei primi prodotti italiani ad ottenere il riconoscimento europeo DOP. Al taglio si presenta di un rosso rubino intenso e uniforme con venature di grasso nette e bianche; il gusto invece è delicato, dolce e soffice con sentori di tabacco mielato e spezie che persistono nel retrogusto.

classe 4F sala e vendita

Studenti a parma con la scuola alberghiera di bergamo istituto guido galli
Studenti 4F
Museo del culatello a parma con la scuola alberghiera di bergamo istituto guido galli
Museo del Culatello, Parma – Uscita didattica 2021/2022
a parma con la scuola alberghiera di bergamo istituto guido galli

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