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Pensieri ed emozioni dei ragazzi della 2N-SC dopo la visione del film


2020

Italia

Regia di Giulio Basile

Presentazione (da Rai Play): Segreti, un passato celato, nuove identità e una misteriosa lettera. La storia della Shoah, una delle insanabili cicatrici della storia dell’umanità, raccontata in modo inedito, attraverso l’avventura e la ricerca della verità da parte di un gruppo di giovani ragazzi.


Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, le classi dell’Istituto hanno guardato il film Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma. Il film, che ha come protagonisti dei ragazzi delle superiori, è stato scelto per permettere agli studenti di immedesimarsi con i personaggi e avere una chiave d’accesso emotiva a vicende di un passato che è importante non dimenticare.

Gli studenti di 2N SC sono stati particolarmente colpiti dalla visione del film e hanno scritto alcuni pensieri personali che abbiamo il piacere di riportare in questo nostro (vostro) spazio.

Buona lettura.


  • “Ho provato un’emozione insolita, ho trovato tanta originalità nel raccontare questa
    tragedia che ha segnato la nostra storia. La cosa più bella è che i due giovani protagonisti
    abbattono qualsiasi barriera sociale e culturale per raggiungere il loro obiettivo. Due
    culture si incontrano per costruire insieme il futuro”. (Luigi Micheletti)
  • “Mi ha colpito il modo in cui i due ragazzi sono presi da questa storia, cosa abbastanza
    rara per la nostra generazione”. (Maroua Salim)
  • “Questo film è stato interessante perché ragazzi ebrei e cristiani si sono uniti per un
    obiettivo comune. È stato molto toccante vedere quando la nonna della ragazza incontra
    la suora che l’ha salvata”. (Namrani Mochine)
  • “La scena che mi ha colpito maggiormente è stata quella in cui i ragazzi dopo tante
    difficoltà sono riusciti a presentare lo spettacolo per Sarah. Ho apprezzato la loro tenacia
    nel fare ciò che ritenevano giusto”. (Martina Breviario)
  • “Il messaggio trasmesso dal film è un tema sempre attuale su cui riflettere”.  (Raffaella
    Frigura)
  • “E’ un argomento storico importante, l’ambientazione storica è stata accurata. Avrei
    preferito qualcosa di più forte sulla Shoah”. (Sebastiano Mascherpa) 
  • “Ho provato stupore per come venivano trattati gli ebrei e felicità nel notare che Sofia per
    amore del fidanzato si converte all’ebraismo; sono stato sorpreso dal finale perché era
    inaspettato”. (Andrew Sgrò)
  • “Mi è piaciuto il fatto che il film si è svolto in due archi di tempo differenti e come i giovani
    si sono organizzati per ricostruire una storia importante”. (Klaudia Wanat)
  • “E’ molto triste quello che Hitler ha fatto verso gli ebrei, soprattutto verso i bambini.
    Purtroppo oggi queste cose si stanno ripetendo ancora”. (Maryam Mumtaz)
  • “Il film ha catturato sempre di più la mia attenzione man mano che andava avanti. Ho
    provato tristezza e felicità. Quello che mi ha colpito di più è stata la conclusione e cioè che
    la ragazza che stavano cercando era la nonna di Sofia”. (MalaK Touih)
  • “La parte del film che mi ha colpito di più è stata quella della suora che per salvare la
    bambina ebrea l’ha messa nella ruota del convento, dove venivano depositati i bambini
    che non potevano essere cresciuti dai genitori. Non mi aspettavo che la nonna di Sofia
    fosse la bambina che cercavano”. (Aia Cherif)

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