Sharing

L’Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA) è la principale istituzione italiana di riferimento per i docenti e gli operatori culturali che si occupano di educazione alle arti visive e al patrimonio. La sfera di azione spazia dalla formazione docenti, alla ricerca metodologico-didattica, ai rapporti con le principali istituzioni governative responsabili dell’istruzione e dei beni culturali.

Le principali finalità di ANISA sono:

  • valorizzare e incentivare l’educazione alle arti visive in tutti gli ordini di scuole, proponendo progetti di sperimentazione didattica e metodologica e perseguendo un dialogo costruttivo con le Istituzioni;
  • offrire un servizio di informazione, aggiornamento professionale e di riferimento scientifico a tutti i docenti di storia dell’arte e delle altre discipline afferenti al campo delle arti visive;
  • contribuire alla valorizzazione delle risorse e delle energie che, nella Scuola italiana, perseguono alacremente l’obiettivo dell’educazione al patrimonio;
  • stabilire un network di contatti con associazioni ed enti affini che, in Italia e all’estero, condividano i nostri valori ed interessi;
  • promuovere la tutela del patrimonio artistico e ambientale in ogni suo aspetto, incoraggiando e sostenendo iniziative volte ad infondere nei cittadini italiani ed europei un consapevole senso di identificazione nei confronti delle proprie radici storiche e culturali;
  • diffondere la cultura artistica in tutti i livelli della società.

ANISA ha anche una Carta dei Valori che si basa su 4 punti fondamentali:

1. la riqualificazione della professione insegnante

2.  la diffusione dell’educazione alle arti e al patrimonio

3. lo sviluppo dell’innovazione metodologica applicata all’educazione alle arti

4. l’incoraggiamento verso una politica culturale

Da alcuni anni ANISA ha pensato di diffondere l’educazione alle arti e al patrimonio con un concorso nazionale chiamato OLIMPIADI DEL PATRIMONIO, rivolto alle scuole secondarie superiori. 

Gli obiettivi del concorso sono:

  •  fornire agli studenti un’opportunità per arricchire le loro conoscenze rispetto alla straordinaria ricchezza e varietà delle testimonianze storico-artistiche, monumentali, architettoniche e paesaggistiche disseminate sul territorio italiano; 
  • promuovere una formazione culturale in cui l’educazione al patrimonio e alla conservazione e tutela del medesimo sia un elemento qualificante nella costruzione dell’identità civile delle giovani generazioni; 
  • far comprendere che il patrimonio culturale rappresenta un fattore di inclusione in una società multiculturale e che ne favorisce la crescita nel rispetto consapevole; 
  • incentivare un confronto costruttivo tra le realtà scolastiche delle diverse regioni italiane; promuovere l’educazione al patrimonio come fondamentale veicolo di trasmissione di valori di cittadinanza, di partecipazione e di corresponsabilità; 
  • abituare allievi e allieve a conoscere e riconoscere linguaggi, materiali, tecniche costruttive, pittoriche, miste e multimediali, delle testimonianze prese in esame; 
  • fornire loro strumenti utili, quali ad es. immagini, filmati, schede di lettura, sintetici testi critici, fonti relative ad artisti e a opere di pittura, scultura e architettura. La lettura e comprensione di questi materiali potrà aiutarli a leggere le opere e a porsi domande pertinenti di fronte ad esse; 
  • spronare gli studenti a produrre documentazione fotografica, video, installazioni, performance, utilizzando tecniche tradizionali o digitali; 
  • abituarli alla collaborazione e al confronto attraverso lavori di gruppo che valorizzino gli apporti individuali e le diverse competenze (cooperative learning).

Le squadre partecipanti devono essere composte da tre studenti e gli step sono: concorso interno alla singola scuola (se ci sono più squadre di uno stesso indirizzo, si fa una selezione interna perché per ogni indirizzo può partecipare una sola squadra); selezione regionale; finale nazionale (cui partecipano le prime classificate di ogni regione).

Il concorso ogni anno è su un tema diverso: quest’anno era Pompei

immagine che mostra il Termopolio di Pompei
Termopolio Pompei

Il nostro IS Galli per la prima volta nella sua storia ha partecipato a questo prestigioso concorso: Marta Crippa, Marta Messina e Pietro Pievani della 3G indirizzo accoglienza, guidati dalla loro prof.ssa di Storia dell’Arte, hanno fatto squadra e per alcuni mesi si sono impegnati nella preparazione della selezione regionale, che si è svolta martedì 15 marzo a Milano, presso il meraviglioso Palazzo Litta (sede del Ministero della Cultura).

immagine con i tre studenti del nostro istituto
Crippa, Messina e Pievani

“Le mie emozioni di quel giorno erano le stesse che avevo quando pensavo già da prima a quel giorno, ero molto in ansia e agitata nonostante sapessi di sapere le cose e che anche i miei compagni le sapevano. Ho avuto per tutto il tempo una sensazione molto strana di essere pronta ma allo stesso tempo no, in più il fatto di non sapere come sarebbe stata la prova e con chi avremmo dovuto confrontarci peggiorava tutto.
Nonostante questo è stata un’esperienza molto bella e nonostante tutto sono soddisfatta e felice di come è andata anche se poteva andare meglio”

Marta Crippa

“Le mie emozioni sono state vaste. Ho iniziato con l’ansia, l’ansia di sbagliare di rovinare mesi di studio e di rovinare il sapere della mia squadra. Poi sul treno mi sono calmata grazie agli argomenti trattati con la professoressa e con i miei compagni. Appena siamo arrivati lì ero felice e spaventata allo stesso tempo poiché c’erano altri alunni liceali che sarebbero stati più bravi di me. Durante la prova ero carica e al termine di tutto sapevo che eravamo stati bravissimi anche senza la vittoria. Dopo mi sono sentita sollevata, felice e fiera di me stessa”

Marta Messina

Le mie emozioni le riuscivo a distinguere già dal mattino, ero molto ansioso ma non tanto per la paura nell’affrontare il test ma perché non riuscivo a immaginarmi come sarebbe stata la gara. Sicuramente durante il viaggio è subentrata l’emozione che però quando sono sceso dal treno era sparita, nei numerosi tentativi di cercare la massima concentrazione e freddezza. Sapevo che una volta iniziata la gara l’ansia sarebbe salita a mille ma avevo la consapevolezza che in qualche modo dovevo rimanere lucido per cercare di essere di sostegno alle mie compagne anche a livello morale (non so se la cosa sia effettivamente riuscita). Una volta terminata la gara mi sono reso conto che in un secondo tutte le emozioni e tensioni accumulate erano sparite, a queste sono subentrate la soddisfazione e quel piccolo rammarico nel quale ho pensato: ok, è andata bene, ma potevo fare di più

Pietro Pievani

La selezione regionale non è stata superata, è vero, ma il nostro istituto hanno partecipato per la prima volta contro squadre composte da studenti di quarta e di quinta, o del liceo artistico, che quindi studiano arte da più anni e hanno anche già partecipato al concorso nelle edizioni precedenti. La classifica nazionale dimostra che come prima esperienza il risultato è stato incoraggiante: 81° su 104 squadre provenienti da tutta Italia.

Sapersi mettere in gioco con serietà e responsabilità è una cosa meravigliosa, come aggiungere alla personale formazione un’esperienza importante che non si dimentica facilmente!

Marta Crippa, Marta Messina, Pietro Pievani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: