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Si parla di bullismo quando ci si trova dinnanzi ad una relazione di abuso di potere in cui si verificano dei comportamenti di prepotenza, in modo ripetuto e continuato nel tempo, tra ragazzi non di pari forza, dove chi subisce non è in grado di difendersi da solo. 

Fare il bullo significa dominare i più deboli con atteggiamenti aggressivi e prepotenti, sottoporre a continue angherie e soprusi i compagni di classe o di giochi fisicamente e caratterialmente più indifesi. Di solito il comportamento avviene per due meccanismi: quello dell’apprendimento e della rivalsa. Per esempio, il bambino che in famiglia assiste a scene di violenza, per identificazione e apprendimento tende a riportare questo comportamento in classe o nel suo ambiente.

La nostra scuola è da sempre attenta e impegnata attivamente nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo

Tutte le classi, durante il primo periodo di scuola, hanno affrontato con impegno la tematica anche nell’ambito della nuova disciplina di Educazione Civica. Gli studenti delle prime e seconde stanno dando il meglio con la loro creatività per partecipare al concorso nazionale SBULLIAMOCI, organizzato da CAI SCUOLA, con l’obiettivo di smontare i bulli e le bulle.

Ma non finisce qui! Gli studenti del biennio hanno seguito un corso sull’uso consapevole dei social, nell’ambito del progetto Generazioni Connesse, e si sono messi alla prova creando dei consigli per i più giovani.

Le attività  in occasione del 7 febbraio

Per la giornata mondiale del Bullismo e Cyberbullismo la nostra scuola ha organizzato un incontro online con la professoressa Maria Pignataro, referente per il nostro istituto, dedicato al tema della prevenzione e delle conseguenze degli atti compiuti. Nel corso dell’incontro gli studenti hanno avuto modo di conoscere alcune storie di giovani le cui vicende hanno indotto il legislatore ad emanare la legge 29 maggio 2017 n. 71.

Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido, non avrò vissuto invano.

Emily Dickinson

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