Anni fa, esattamente 57 anni fa, precisamente il 25 febbraio 1964, si disputava uno dei match più importanti della storia dello sport, quello tra il campione mondiale Sonny Liston ed il giovanissimo Muhammed Ali, all’epoca Cassius Clay.

Questo incontro è entrato nella storia, raggiungendo il quarto posto nella classifica dei più grandi momenti di sport del ventesimo secolo. L’incontro è stato disputato nella convention Hall di Miami Beach in Florida, ed è durato la bellezza di 7 round con la vittoria di Cassius Clay per resa di Sonny Liston che, infuriato sputò il paradenti fuori dalla bocca con rabbia e risentimento. 

All’epoca Sonny Liston era uno dei pugili più forti in circolazione, era uno dei più muscolosi del tempo, tanto che molti avevano paura di affrontarlo, definito il miglior peso massimo di sempre. Il fatto che sconvolge di più è quello che ha imparato a boxare in prigione.

Si, in prigione, perché per chi non lo sapesse, mentre scontava una condanna per rapina a mano armata, si esercitava e si allenava ininterrottamente, cercando di mantenersi in forma come meglio poteva. Lo si poteva definire una macchina da guerra. Cassius Clay, alias  Muhammad Ali, era invece un giovane di 22 anni. Molto giovane e ambizioso, aveva vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi ed era noto per i suoi colpi potenti, soprattutto per i suoi riflessi fulminei. Nonostante ciò era stato messo KO al primo incontro. 

Sonny Liston  era convinto che avrebbe battuto Muhammad Ali al primo round , al massimo al secondo round, prendendo inizialmente l’incontro “sottogamba”. Ha fatto male i conti, si allenò poco e non seguì una corretta alimentazione credendo di vincere facilmente senza ostacoli di alcun genere. L’incontro inizia con una serie di attacchi di Liston, i colpi erano così decisi e diretti tanto da far credere di voler concludere l’incontro velocemente, ma Clay riuscì a schivare la maggior parte dei colpi, iniziando a prendere sempre più confidenza e a stendere una serie di attacchi. 

Nel secondo round sarà Liston a mettere alle corde Clay con un potente gancio, mentre nel terzo round Clay, dopo circa 30 secondi, riuscì a mettere a segno una serie di colpi, causando una ferita all’occhio a Liston. 

Al quarto round Clay cominciò ad accusare significativi fastidi all’occhio colpito, e riferì al suo allenatore, Angelo Dundee, che non riusciva a vedere bene, non voleva continuare l’incontro. 

Angelo Dundee insistette affinchè l’incontro continuasse, si trattava di conquistare il titolo ad ogni costo.

Clay vedeva solo la sagoma di Liston, nonostante ciò riuscì a schivare la maggior parte degli attacchi, ma ecco che accade un colpo di scienza, al sesto round Clay si riprende e sferró una serie di colpi a Liston. Liston si arrende per paralizzazione del braccio, non riusciva a muoverlo, sputa il paradenti per l’ira consapevole ormai del fatto Mohamed è più forte di lui. 

Liston si arrese e Clay si posiziona al centro del Ring con le braccia alzate, sapendo di aver compiuto un’impresa, consapevole di aver sfidato la sorte. 

Si invita tutti a riflettere e pensare alle nostre azioni, tutti noi siamo un po’ come Muhammed contro Liston, noi giovani dobbiamo affrontare la vita come Muhammed ha affrontato Liston, e come Muhammed dobbiamo imparare a schivare i colpi bassi che la vita ci riserva. Si cade, ma ci si deve rialzare e riprendere il nostro “Match” con la vita dimostrando che possiamo vincere, dimostrando che siamo i più forti.  

E proprio come canta il famoso cantante Marco Mengoni nella canzone “Mohammed Ali “: “come sto meno male, sto meno male tutti i giorni, ad incassare la vita sul ring, in piedi come Muhammed Ali , siamo tutti Muhammad Ali” . Qui si vince, si perde in un attimo, siamo tutti Muhammad Ali e come sto meno male sto meno male tutti i giorni  “ niente ci può fermare neanche l’ostacolo più difficile.

Andrea Locatelli